Per giorni centinaia di persone, migranti che sono stati salvati e salvate nei giorni scorsi in mezzo al mar Mediterraneo, sono stati tenuti lontani dai porti italiani a bordo di 4 navi gestite da organizzazioni umanitarie fino a quando la situazione è diventata insostenibile. A quel punto il Governo ha deciso di permettere lo sbarco delle persone che erano in gravi condizioni di salute, le donne e i bambini. Quando ha deciso di costringere 35 persone a rimanere a bordo di una di queste navi, la Humanity 1, dopo aver permesso lo sbarco di 144, il ministro dell’interno Piantedosi ha parlato di “Carico Residuale”, perché questo è il modo in cui le persone fragili, in fuga dalla guerra o dalla povertà, vengono viste dal governo italiano.
Se ne parla nelle rubriche di questa settimana di inPrimis:
"Diritti umani" di Simone Rizza, Amnesty International: Le navi lasciate in attesa di fronte ai porti sono in contrasto con il diritto internazionale:
"Palestina" di Amedeo Rossi: A volte ritornano;
"Armi e disarmo" di Giorgio Beretta: Attenti a quei due!
"Cinema" di Paolo Piazza e Fabio Mingardi: Triangle of sadness di di Ruben Östlund;
"Abitare sostenibile" di Isaac Scaramella: Il futuro degli intencentivi- ancora presto per parlarne;
"Psicologia" di Doriana Galderisi: ANDIAMO IN PACE. Meccanismi psicologici alla base della tolleranza, del rispetto e della costruzione di una cultura della Pace.